“L’anno millenovecentonovantacinque, il giorno sei del mese di marzo, nel mio studio, in Pontedera, al Corso Matteotti, 51 Avanti a me Dottor Sergio Napolitano,….”
Con queste parole recita in apertura la “COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE“, ossia il rogito notarile registrato con il N°588 il 24/03/95 a Pontedera, che sancisce ufficialmente la nascita della Pubblica Assistenza di Fornacette, separando di fatto la sua attività di volontariato da quella di Pontedera, con la quale aveva fino a quel momento operato ben già dal 1985 in funzione di “Sezione Distaccata“. Fu in quel lontano ’85, infatti, che uno sparuto manipolo di volenterosi ”pionieri“ sollevò per la prima volta il cosiddetto “bandone“ di un piccolo locale sito in via N.Casarosa, nel centro di Fornacette, dando così avvio a quella che si sarebbe rivelata ai giorni nostri una grande ed apprezzata realtà. Furono, quelli, tempi di notevoli sacrifici, ma anche di grande entusiasmo e soddisfazione. Certo oggi, arrivati a questo punto, fa quasi tenerezza rivedere le immagini un po’sbiadite della prima ambulanza, la “gloriosa” N° 11, tutta nostra, dono della popolazione di Fornacette, che l’allora Sindaco, Francesco Petroni, inaugurò nel 1987 con il classico taglio del nastro.
Poi, grazie alla concessione di alcuni locali da parte della nostra Amministrazione Comunale, la sede si trasferì il 3 gennaio 1996 in via Firenze, nel Centro Sociale “ I Borghi”. I più ampi locali a disposizione comportarono un notevole balzo in avanti della nostra Associazione. Furono infatti quegli spazi a consentirci di iniziare ad offrire prestazioni specialistiche ambulatoriali con forti facilitazioni economiche per i soci, ad offrire gratuitamente un servizio infermieristico giornaliero, nonché ad effettuare prelievi ematici per analisi.
Per essere ancora più presenti e svolgere al meglio possibile la nostra opera di assistenza e di solidarietà presso la nostra popolazione, in località “PARDOSSI” fu aperto, a fine aprile 2005, il “Presidio Infermieristico“: un piccolo ambulatorio in grado di assicurare in mattina o pomeriggio, per 5 giorni a settimana, gratuitamente, la presenza di un infermiere professionale capace di sopperire a piccole esigenze sanitarie. Fu anche questo evento una ulteriore conferma della volontà della P.A. di riuscire a “mettere le gambe” alla sua creatura, creando quante più possibili opportunità sociosanitarie di facile accesso per i meno abbienti, nonché una notevole varietà di servizi per tutta la Comunità.
Ma per trovare il passaggio più determinante in assoluto per la vita della nostra P.A., bisogna ritornare a quel fatidico 5 Giugno 2004, quando l’allora Sindaco di Calcinaia, Valter Picchi, alla presenza dell’Assessore alla Salute della Regione Toscana, Dott. Enrico Rossi, presenziò la cerimonia della Posa della Prima Pietra di quella meravigliosa struttura che con grande soddisfazione ed orgoglio, a partire dal 22 ottobre 2008, data della sua inaugurazione, è oggi la nostra attuale sede operativa.
Non si deve inoltre dimenticare un altro passaggio importante della nostra Storia: la firma del “PROTOCOLLO D’INTESA PER LE NUOVE STRUTTURE SANITARIE E SOCIO ASSISTENZIALI DEL COMUNE DI CALCINAIA”, avvenuta il 17 febbraio 2005 in Sala Consiliare del Comune di Calcinaia. In quel Protocollo d’Intesa, da noi sottoscritto con il Comune di Calcinaia, U.S.L.5, Regione Toscana e Società della Salute, si delineavano gli indirizzi e le strategie comuni utili a pianificare ed ottimizzare sforzi ed energie disponibili per il raggiungimento della completa soddisfazione delle aspettative e dei bisogni della popolazione in campo sanitario e sociale. Si definì, cioè, il nostro presente.
Quanta strada è stata percorsa da allora!
Oggi, parlare del solo aspetto strettamente sanitario sarebbe per la nostra Associazione decisamente riduttivo e non corrispondente alla realtà. Infatti, oltre all’ impegno sempre crescente da noi profuso attraverso adeguati corsi teorico-pratici per la formazione e preparazione professionale dei Volontari, dei ragazzi e ragazze in Servizio Civile Volontario che giornalmente operano sui nostri mezzi di soccorso, abbiamo dato un impulso decisamente vigoroso alla nostra Protezione Civile, sia per quanto riguarda la logistica, sia per quanto riguarda l’entusiasta grande partecipazione di nostri giovani volontari. Un forte impegno di risorse umane, giovani, motivate e ben addestrate, in grado di intervenire con rapidità e competenza in caso di emergenze idrogeologiche, telluriche e di altro genere. Ed è stato proprio per incrementare la nostra Protezione Civile che al ben nutrito parco macchine, composto da tre ambulanze, una delle quali di recentissima generazione, di due pulmini per i servizi sociali, capaci di nove posti a sedere ed attrezzati di sollevatore idraulico a pedana per un facile accesso per i portatori di handicap e per i non-deambulanti e di due auto, una delle quali dotata ugualmente di sollevatore, abbiamo aggiunto un potente Pick-up NISSAN, attrezzato di tutto ciò che serve per sostenere in maniera autonoma interventi di P.C. nelle aree di crisi.
La Pubblica Assistenza Fornacette ha sempre lavorato nel convincimento che una nuova sede, cioè quella attuale, avrebbe potuto servire non solo per lo svolgimento delle attività di volontariato inerenti al servizio sanitario ma anche da punto di aggregazione, soprattutto per i giovani, per le loro attività di studio e di ricreazione. Crediamo, infatti, sia nostro dovere, oltre a garantire una specifica preparazione professionale per sopperire ai bisogni primari della popolazione, far sì che essa diventi una specie di “laboratorio“ al servizio della collettività, così da incidere positivamente sulla formazione della personalità dei nostri ragazzi nella loro crescita di cittadini “adulti“ e responsabili.
È d’altra parte l’assunzione della sempre maggiore responsabilità verso tali aspettative, suffragata dall’affetto e dalla fiducia del paese di Fornacette (presente con i suoi ben oltre 1800 soci tesserati) e di quello delle Istituzioni, appunto, a convincerci che siamo sulla strada giusta ed a spronarci a continuare con serenità ed orgoglio la nostra opera di volontari.